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12. Giugno 2020Il DSLV Bundesverband Spedition und Logistik mette in discussione la riduzione dell’aliquota IVA in Germania per sei mesi. L’onere aggiuntivo e i costi derivanti dai due cambiamenti mettono a rischio il vantaggio per i consumatori finali.
(Berlino) Con una riduzione temporanea dell’aliquota IVA di sei mesi come parte del pacchetto di stimolo e gestione della crisi del governo federale, si intende rafforzare la domanda interna, soprattutto da parte dei consumatori finali. Tuttavia, il DSLV Bundesverband Spedition und Logistik teme che gli impulsi economici sperati possano essere attenuati dai costi aggiuntivi per le imprese, derivanti dalla modifica delle aliquote fiscali due volte in pochi mesi. Infatti, la riduzione dell’aliquota fiscale prevista a partire dal 1° luglio 2020 richiede ampie preparazioni interne, tecniche e amministrative per la modifica temporanea della data di riferimento, per la contabilità e per ulteriori processi interni senza un adeguato periodo di transizione nelle aziende. Le aziende di spedizione e logistica che operano a livello internazionale devono inoltre sincronizzare la riduzione dell’IVA con un corrispondente adeguamento delle aliquote dell’imposta sulle importazioni nei sistemi IT doganali interni. Tutte le modifiche devono essere annullate con lo stesso impegno il 1° gennaio 2021.
Problemi in caso di fatturazione errata
“Nel settore della spedizione e della logistica, la determinazione del momento di prestazione per altre prestazioni è estremamente complessa”, spiega Frank Huster, direttore generale del DSLV. Nel caso in cui venga indicata l’attuale aliquota IVA in fattura a causa di un momento di prestazione errato (ad es. 19% invece di 16%), l’importo indicato in eccesso sarebbe dovuto ai sensi del § 14c comma 1 UStG, ma il destinatario della prestazione potrebbe detrarre solo il 16% come imposta anticipata. “Se viene indicata l’aliquota fiscale errata in una fattura, si rischia che la detrazione dell’imposta anticipata per l’imposta indicata in eccesso venga negata”, avverte Huster. Secondo il DSLV, è anche incerto come gestire le fatture già pagate, le fatture annuali o cumulative, le prestazioni parziali e continuative.
Richieste di semplificazione
A differenza del consumo finale (B2C), l’ammontare dell’IVA nelle transazioni B2B è irrilevante, poiché fornitori e clienti hanno diritto alla detrazione dell’imposta anticipata. Pertanto, non si genereranno impulsi di prezzo stimolanti nell’attività B2B. Fondamentalmente, il DSLV accoglie con favore i programmi di riduzione delle tasse del governo federale per stimolare l’economia, soprattutto se sono previsti per un periodo più lungo di sei mesi. Il DSLV richiede che l’onere e il rendimento delle misure siano messi in relazione tra loro. Huster: “Le aziende hanno urgentemente bisogno di periodi di transizione e regole di semplificazione. In particolare, è necessaria l’introduzione di una regola di non contestazione, secondo la quale nelle transazioni B2B possono continuare a essere applicate le aliquote fiscali precedenti per l’intero periodo di riduzione dell’IVA.” Pertanto, il DSLV richiede un’interpretazione favorevole all’economia da parte del Ministero federale delle Finanze.
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