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15. Giugno 2020Bernhard Simon, CEO di Dachser, si chiede se la pandemia di Corona porterà a cambiamenti permanenti nella supply chain. E quali possono essere le lezioni da trarne. Non ritiene saggio un’ottimizzazione puramente localizzata o regionalizzata delle catene di approvvigionamento, ma una saggia distribuzione del carico su più spalle.
(Kempten) Quali sono le lezioni della crisi attuale? Bernhard Simon, CEO di DACHSER, sulla futura gestione dei flussi di merci globali:
“La pandemia di Corona porterà a un cambiamento permanente nei flussi di merci globali? I decisori nelle aziende e nelle organizzazioni statali devono ora esaminare attentamente in che misura le loro catene di valore finora ampiamente diffuse comportano rischi e come possono adattarle alle nuove condizioni.
Movimenti ondulatori come questi non sono certo una novità nella gestione della supply chain globale. Era già così dopo la crisi finanziaria ed economica globale di oltre 10 anni fa. In sostanza, si tratta di decidere se le catene di approvvigionamento debbano essere progettate per essere il più robuste possibile o il più efficienti possibile. Negli ultimi anni ha dominato quest’ultima: la logistica è stata vista principalmente come un fattore di costo negli acquisti, che doveva essere ottimizzato. Sotto l’impressione della crisi di Corona, ora la gestione strategica avrà maggiore influenza. Questa colloca la logistica come disciplina olistica nel consiglio di amministrazione. Nel senso di una robusta sicurezza di approvvigionamento, costruisce quindi alternative che possono sostituirsi a vicenda.
Trarre le giuste lezioni dalla crisi
Non si tratta di regionalizzazione o globalizzazione, ma di gestire consapevolmente i rischi: una completa nazionalizzazione o regionalizzazione della catena di approvvigionamento, ad esempio nel settore dei dispositivi di protezione medica, è altrettanto subottimale e rischiosa quanto approvvigionare tutti i prodotti da un solo paese. L’arte sta nel costruire reti di approvvigionamento robuste che integrino in modo intelligente fornitori locali così come fonti dalla Cina, dagli Stati Uniti e dall’Europa. Se le catene di approvvigionamento guadagnano così in agilità, flessibilità e resilienza, allora sicuramente sono state tratte le giuste lezioni dalla crisi attuale.”
Foto: © Dachser






