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6. Luglio 2020Le conseguenze della revisione del codice della strada, secondo il think tank della logistica Club of Logistics, aumenteranno drasticamente i carichi per i conducenti dei servizi KEP e ridurranno ulteriormente l’attrattiva della professione, con gravi ripercussioni sull’industria della logistica.
(Dortmund) Dalla fine di aprile è in vigore la revisione del codice della strada (StVO). Essa ha conseguenze negative gravi per la logistica nelle aree urbane, che colpiscono in particolare i conducenti dei servizi di consegna pacchi. Ad esempio, le multe per il parcheggio vietato su marciapiedi e piste ciclabili, la sosta su corsie di emergenza e il parcheggio in seconda fila sono state aumentate a 110 euro. Le violazioni più gravi comportano anche l’iscrizione di un punto nel registro di idoneità alla guida, se si ostacolano o si mettono in pericolo altri utenti della strada. Considerando le innumerevoli rotte che i conducenti devono affrontare oggi nelle aree urbane, la revoca della patente di guida, che avviene con otto punti sul conto, rappresenta una minaccia reale.
Aumento delle multe, diminuzione degli spazi di sosta
Peter H. Voß, amministratore delegato del Club of Logistics, vede nella revisione un esempio di “attivismo irriflessivo dilagante”: “I tempi cambiano così rapidamente. Solo poche settimane fa, si sentivano inni alla ‘logistica di rilevanza sistemica’ dalle bocche dei politici. Ora seguono prontamente misure che si rivelano esistenziali per i conducenti già scarsi della logistica urbana. Il numero e le dimensioni delle zone di consegna diminuiscono, lo spazio per le operazioni di scarico si restringe, le sanzioni per le violazioni a breve termine diventano sempre più drastiche. Allo stesso tempo, però, aumentano le aspettative sulla qualità delle consegne, sulle scadenze precise, sulla rapidità e sulla flessibilità nella consegna dei pacchi, senza contare il tema sempre attuale del reso gratuito. Le persone vogliono avere a disposizione buone possibilità di parcheggio nei loro quartieri, ma non vogliono traffico di consegna per i pacchi che ordinano in quantità sempre crescenti. Questa quadratura del cerchio diventa un compito ancora più difficile a causa della revisione. E questo porterà i giovani a riflettere tre volte prima di intraprendere una professione che li costringe a circa 30 fermate in un’unica corsa, per le quali sempre più spesso non c’è più spazio legale disponibile. Qui si impongono esigenze sociali contrastanti su lavoratori già fortemente sovraccarichi, per le quali una forte lobby dei consumatori sembra aver trovato l’orecchio della politica. Come la ‘logistica di rilevanza sistemica’ dovrebbe affrontare tutto ciò, sembra essere lasciato a se stessa.”
Decisione isolata senza concetto
Peter Voß considera la revisione particolarmente dannosa perché è stata presa come decisione isolata senza una concezione più ampia e globale della logistica urbana. “È come se la ferrovia, di fronte a un aumento del sovraccarico di una stazione, decidesse di smantellare più binari. Le aree urbane sono già di fronte alla necessità di creare nuove opzioni di consegna. Idee per farlo esistono già, ad esempio una consegna consolidata, in cui i quartieri vengono suddivisi e solo un servizio KEP li rifornisce, l’introduzione capillare di stazioni di pacchi indipendenti dal fornitore o micro depositi per la consegna dei pacchi nei centri urbani. La soluzione migliore sarebbe una combinazione flessibile delle idee menzionate, integrata da un massiccio potenziamento del sistema decentralizzato di cassette postali per pacchi e l’inclusione di veicoli del trasporto pubblico in un sistema di micro hub adeguatamente progettato. Tuttavia, sarebbe particolarmente importante una misura regolamentare, ovvero l’abolizione dei resi gratuiti per contenere l’esplosione del volume dei pacchi. Solo all’interno di un quadro logistico globale per il rifornimento delle aree urbane, le misure introdotte dalla revisione hanno senso.”
Danni economici a lungo termine
Le conseguenze di un ulteriore vincolo alla logistica causerebbero a lungo termine un danno economico tangibile, afferma l’amministratore delegato del Club. “Dopo il Covid, si parla continuamente di una nuova partenza e di un rilancio dell’economia tedesca. Ma le condizioni quadro non sembrano affatto migliorate, anzi, il contrario. Il numero sempre crescente di ‘scelte strategiche’, soprattutto alla luce delle decisioni ambientali e climatiche, grava continuamente sull’economia. Siamo già avanzati in Germania lungo il cammino della deindustrializzazione grazie alla transizione energetica. La revisione del codice della strada potrebbe contribuire a far sì che anche l’industria della logistica ‘di rilevanza sistemica’ si unisca al corteo del declino. Foto: © Adobe Stockhttp://www.club-of-logistics.net/






