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2. Settembre 2020“Ecco l’insalata“ o “insalata di numeri“ sono giochi di parole con l’insalata. Ma come arriva effettivamente l’insalata al suo numero tariffario? Non si tratta di un “insalata di numeri“, ma ha una struttura chiara, come si può evincere dall’articolo del “Fo-rum Z.“ dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD).
Di Yvonne Siemann
(Berna) Cosa succede dal punto di vista doganale quando un nuovo prodotto deve essere importato? A cosa serve il numero tariffario e come è strutturato? Forum Z. spiega le basi di un sistema complesso.
Qualche anno fa, la nuova varietà di insalata Salanova® doveva essere introdotta in Svizzera. Ma come si importa una merce completamente nuova, a cui non è stato ancora assegnato un numero tariffario? Infatti, nessun processo di importazione può fare a meno di questo numero. Non solo definisce il prodotto in modo comprensibile a livello internazionale. Da esso si evince anche quanti dazi doganali sono dovuti, se una merce può essere importata esente da dazi o se si applicano contingenti. Per l’importatore, ciò significa che non deve commettere errori nella dichiarazione, altrimenti possono seguire richieste di pagamento e multe.
Inoltre, il numero tariffario contribuisce anche alla protezione della popolazione. Dal numero si evince se un prodotto potenzialmente pericoloso necessita di un’autorizzazione. Gli accordi di libero scambio così come le specifiche doganali della normativa COVID2 per l’importazione temporaneamente esente da dazi di dispositivi di protezione e disinfettanti a base di alcol si basano su di esso. Infine, contiene anche informazioni importanti per le statistiche sul commercio estero e le osservazioni di mercato. Senza i numeri tariffari, lo scambio rapido di merci a livello mondiale non sarebbe possibile.
Una combinazione di numeri significativa
Gli esperti doganali non possono semplicemente assegnare un numero qualsiasi all’insalata o addirittura inventarne uno. Devono invece attenersi al “Sistema armonizzato” (HS). Questo sistema di codifica a sei cifre, approvato dall’Organizzazione mondiale delle dogane (OMD), è in vigore dal 1988. È suddiviso in 21 sezioni con un totale di 97 capitoli. I singoli paesi o aree doganali possono aggiungere ulteriori cifre a questo codice, in Svizzera sono due. A questo può seguire un “elemento di controllo/statistico” di tre cifre, con cui un prodotto è definito in modo ancora più preciso, soprattutto per scopi statistici.
Mentre in passato gli esperti doganali sfogliavano libri voluminosi, oggi si utilizza l’applicazione digitale Tares, che viene ulteriormente ottimizzata e resa più accessibile nell’ambito del programma di trasformazione dell’AFD DaziT. In caso di eventuali incertezze, esistono anche spiegazioni dettagliate sui singoli numeri, che indicano quali caratteristiche o merci sono incluse in un numero. Inoltre, gli esperti dell’AFD consultano ulteriori letterature specialistiche, ricercano su Internet o chiedono ad altri uffici. In questo modo chiariscono quali caratteristiche sono predominanti per poter classificare la merce nel posto giusto.
Struttura numerica chiara
Tornando al caso concreto: all’interno del capitolo 7 (Verdura ecc.) era chiaro che Salanova® come insalata rientrava nel numero 0705 (Insalate e cicorie). Gli esperti doganali hanno deciso, in base alle caratteristiche esterne e alle varietà di insalata utilizzate per l’incrocio, di classificarlo come insalata a cappuccio (sottocategoria 11). Poiché non si tratta né di un “Batavia” né di un “insalata iceberg”, è stato classificato nella categoria “altre insalate a cappuccio”, dove a seconda del periodo di importazione possono applicarsi contingenti e le ultime due cifre possono quindi essere 91, 97 o 98.

La classificazione tariffaria di Salanova®
Anche alcune conoscenze di chimica alimentare sono necessarie per gli esperti doganali nella classificazione tariffaria degli alimenti. L’Istituto federale di metrologia METAS analizza a tal fine i campioni di merci raccolti dai posti doganali da spedizioni di importazione concrete, per determinare parametri come il contenuto esatto di grassi e zuccheri, il che a sua volta ha un impatto sulla classificazione nelle sottocategorie e sull’aliquota doganale.
Un sistema in evoluzione
Il fatto che la nuova varietà di insalata oggi sia classificata a seconda del periodo di importazione con i numeri 0705.1191, .1197 e .1198 non significa che questo valga per sempre. Le tariffe doganali non sono un sistema statico, ma riflettono quali beni hanno importanza per l’economia di esportazione o importazione in un determinato momento. Prima della prima guerra mondiale, in Svizzera, ad esempio, per i tessuti vigeva una tariffa molto dettagliata, mentre gli alimenti venivano scambiati poco oltre i confini nazionali e le verdure erano quindi suddivise solo in modo molto grossolano in “fresche”, “conserve” e “patate”.
Così, numeri vengono frequentemente eliminati, altri vengono aggiunti su iniziativa di associazioni economiche e altre organizzazioni. Non sorprende che negli ultimi anni siano emerse nuove sottocategorie soprattutto nel settore tecnologico. Per quanto riguarda le sottocategorie svizzere, cioè la settima e l’ottava cifra del numero tariffario, non sorprende che qui formaggi, cioccolato e parti di macchine siano registrati in modo particolarmente dettagliato. Per nuove sottocategorie a livello HS, le merci devono avere un volume commerciale di almeno 50 milioni di dollari USA.
Ogni cinque anni si svolge una cosiddetta “revisione HS”, la prossima entrerà in vigore il 1.1.2022. Per la revisione, i rappresentanti delle aree doganali si incontrano ogni cinque anni presso la sede centrale dell’OMD a Bruxelles. Durante le consultazioni preliminari, a volte si combatte per ogni parola – alla fine, anche un “e” può avere grandi ripercussioni finanziarie. La tariffa doganale revisionata viene quindi approvata dal Consiglio federale e dal Parlamento. La tariffa HS dell’OMD esiste in francese e inglese. Presso l’AFD, tutto viene tradotto in tedesco e italiano, il che comporta molto lavoro e non è sempre facile. In Svizzera, la versione francese è valida presso il Tribunale amministrativo federale – alla fine, le decisioni di classificazione vengono talvolta anche impugnate.
Foto: © Adobe Stock
Grafica: © Amministrazione federale delle dogane (AFD)
Con il permesso della redazione “Forum Z.” dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD)






