Ecosistema Logistico della Silicon Economy: Dalla Teoria alla Pratica
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4. Ottobre 2020La DPDgroup intende introdurre consegne a basse emissioni in 225 città europee entro il 2025. DPD Germania implementa questo progetto localmente in 23 centri urbani tedeschi. Il gruppo investe 200 milioni di euro per città più pulite. L’utilizzo di 7.000 veicoli con motorizzazioni alternative riduce nelle città coinvolte il 89% delle emissioni di CO2 e l’80% delle emissioni inquinanti.
(Parigi/Aschaffenburg) La DPDgroup internazionale introdurrà entro il 2025 una consegna pacchi a basse emissioni in 225 delle più grandi città europee. Contesto: i trasporti di merci all’interno delle città sono responsabili di circa il 30% di tutte le emissioni di CO2 e del 50% di tutte le emissioni di particolato nelle città. L’inquinamento atmosferico, principalmente attribuibile al traffico stradale, è sospettato di ridurre la vita delle persone nelle città con oltre 100.000 abitanti di 15 mesi. Questo è quanto suggerisce un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente del 2018. Per queste ragioni, la DPDgroup ha lanciato una nuova iniziativa per le più grandi città europee.
Strategia Green-Delivery
Al centro di questa strategia Green-Delivery c’è un modello di consegna che la DPDgroup ha già testato con successo in molte città europee per anni. Sulla base di queste esperienze, la DPDgroup sta ora ristrutturando la consegna urbana in modo capillare – con microdepositi e depositi urbani, ma anche metodi di consegna alternativi e motorizzazioni localmente a emissioni zero. In molte città come ad esempio Amburgo, Londra, Varsavia e Dublino sono già state implementate iniziative corrispondenti nelle operazioni. Dalla fine del 2019, la DPDgroup effettua inoltre consegne nell’intera area di Parigi con soluzioni di spedizione a basse emissioni. Il nuovo programma rappresenta un massiccio ampliamento di queste attività a livello europeo e dovrebbe essere gradualmente esteso a oltre 260 milioni di pacchi, pari al 17% del volume totale dei pacchi della DPDgroup.
Responsabilità nei confronti del pianeta
“Siamo consapevoli della nostra responsabilità nei confronti del pianeta e delle persone. Pertanto, ci impegniamo a diventare il fornitore di pacchi più sostenibile d’Europa”, spiega Boris Winkelmann, CEO della DPDgroup internazionale. “La DPDgroup contribuisce al cambiamento climatico globale – perciò vogliamo svolgere un ruolo importante nella ricerca di soluzioni. Con questo obiettivo in mente, abbiamo deciso di agire in modo pragmatico e di ridurre le nostre emissioni nelle città europee con il maggior numero di abitanti”. Eric Malitzke, CEO di DPD Germania, aggiunge: “In Germania, DPD ha già testato e implementato molti concetti di consegna alternativi. Questo ci ha fornito un quadro molto chiaro su come e dove una consegna localmente a emissioni zero funzioni realmente nella pratica. Ora è il momento giusto per scalare gli approcci esistenti e ampliare massicciamente la consegna pacchi ecologica.” In Germania, DPD implementa la consegna a basse emissioni gradualmente in 23 centri urbani: Augusta, Berlino, Bonn, Brema, Colonia, Dortmund, Dresda, Düsseldorf, Essen, Francoforte, Gelsenkirchen, Amburgo, Hamm, Hannover, Kiel, Lipsia, Mannheim, Monaco, Norimberga, Oberhausen, Stoccarda, Wiesbaden e Wuppertal.
89% in meno di CO2, 80% in meno di sostanze inquinanti
Entro il 2025, la DPDgroup ridurrà radicalmente la propria impronta di CO2 nell’ultimo miglio nelle città interessate. Rispetto al 2020, le emissioni di CO2 dovrebbero essere ridotte dell’89% e il rilascio di sostanze inquinanti come polveri sottili, monossido di carbonio e ossidi di azoto dell’80%. “Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di espandere ulteriormente questo primo piano ambizioso. Nei prossimi 20 anni, vogliamo operare completamente senza CO2 nell’ultimo miglio”, continua Winkelmann.
7.000 nuovi veicoli a propulsione alternativa e 80 nuovi depositi urbani
Per raggiungere l’obiettivo di 225 città “verdi”, la DPDgroup punta su 7.000 nuovi veicoli a propulsione alternativa, 3.600 punti di ricarica e 80 nuovi depositi urbani. Queste iniziative comportano un investimento totale di 200 milioni di euro entro il 2025. Per quanto riguarda la flotta, la DPDgroup si basa su una gamma di veicoli diversi, adattati alle dimensioni delle strade, alle esigenze di consegna e a eventuali restrizioni di accesso. Di conseguenza, verranno impiegati veicoli elettrici per le consegne (ad esempio Volkswagen eCrafter, Mercedes E-Sprinter o Fuso eCanter), veicoli elettrici più piccoli (ad esempio Tripl o Paxter) e veicoli a gas naturale. La flotta sarà inoltre integrata da biciclette cargo, carrelli e opzioni di consegna a piedi. L’istituzione di 80 nuovi microdepositi e depositi urbani contribuirà inoltre a ottimizzare i processi di consegna e a garantire una maggiore vicinanza al cliente. L’implementazione dei depositi urbani avverrà principalmente in grandi città come Berlino, Basilea, Barcellona, Budapest, Monaco, Marsiglia, Praga e Varsavia. Questi offrono un’ottima integrazione nella rete esistente di 130 depositi urbani in città come Dublino, Londra, Madrid, Parigi e Rotterdam.
Impegno di lunga data per una consegna sostenibile
Già nel 2012, la DPDgroup ha reso una consegna pacchi responsabile e sostenibile un elemento centrale della propria identità aziendale. Sulla base del programma di responsabilità sociale d’impresa DrivingChangeTM, la DPDgroup ha avviato diverse iniziative nel senso dei propri portatori di interesse per garantire una spedizione pacchi completamente neutrale dal punto di vista climatico. “Un impegno attivo per una consegna sostenibile è già da anni un chiaro obiettivo della DPDgroup. Riduciamo continuamente la nostra impronta di CO2 con soluzioni di consegna ecologiche. Entro il 2025, 225 città europee beneficeranno ancora di più di questo. Il nostro obiettivo è diventare un partner preferito per i clienti e i rappresentanti urbani, ai quali offriamo supporto nel loro stesso impegno per una maggiore sostenibilità. Solo insieme possiamo rendere il nostro pianeta un posto migliore, perché tutti viviamo nello stesso luogo”, chiarisce Winkelmann. Foto: © DPD www.dpd.de






