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(Le Plessis Pâté) Il cuore del progetto è il Polar Pod, una piattaforma di ricerca che galleggerà per due anni sulle correnti oceaniche attorno al Polo Sud. È lunga 100 metri e pesa 1.000 tonnellate. La particolarità è il funzionamento della piattaforma. Questa viene rimorchiata fino al suo punto di partenza, dove si erige con l’aiuto di serbatoi di zavorra e galleggia verticalmente in mare. Questo principio si basa sulla piattaforma “FLIP”, una nave da ricerca della Marina degli Stati Uniti, che è stata utilizzata con questo metodo sin dagli anni ’60 ed è stata finora unica. In questo modo, il Polar Pod rimane stabile in acqua anche in caso di forti onde e tempeste, mentre l’assenza di propulsione e la profondità di immersione sono importanti per una misurazione senza disturbi di suoni, correnti e altri aspetti. La costruzione della piattaforma inizierà a gennaio 2022.
Studio dello scambio di CO2 tra aria e mare
La missione è condotta da Jean-Louis Étienne. Il famoso esploratore polare francese ha effettuato diverse ampie spedizioni al Polo Nord e al Polo Sud dagli anni ’80, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di queste regioni. L’obiettivo principale della missione Polar Pod
è lo studio dello scambio di CO2 tra aria e mare, per esplorare l’importanza degli oceani come serbatoi di CO2 nel contesto dei cambiamenti climatici. Oltre a questo aspetto, verranno studiati anche altri campi, come gli effetti dell’acidificazione, la dinamica delle onde e lo sviluppo del rumore negli oceani. La piattaforma stessa è completamente autonoma e priva di emissioni, per avere il minor impatto possibile sull’ecosistema da studiare.
Assumere responsabilità
Denis Baudouin, presidente della rete ASTRE, spiega le ragioni del sostegno al progetto: “Come la più grande rete logistica europea, abbiamo anche una grande responsabilità. È importante per noi promuovere la sostenibilità e la riduzione delle emissioni, motivo per cui all’interno di ASTRE abbiamo già avviato una serie di progetti diversi. Il sostegno all’Expeditione Polar Pod è stato quindi un passo importante per far progredire la ricerca in questo campo. Inoltre, è un onore particolare per una rete europea di origine francese sostenere uno dei più rinomati esploratori polari francesi nel suo lavoro. Siamo molto curiosi di vedere i risultati dell’expeditione e orgogliosi di poter far parte di un progetto unico.”
Foto: © Polar Pod





