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1. Settembre 2021Una soluzione tedesca comune per il processo di esenzione digitalizzato dei container d’importazione è in fase di sviluppo dai fornitori di servizi specializzati in sistemi di comunità portuale DAKOSY AG, Amburgo, e dbh Logistics IT AG, Brema. Entro la fine di quest’anno, le prime compagnie di navigazione e spedizionieri saranno collegate alla piattaforma, che sarà commercializzata sotto l’etichetta “Porti Tedeschi”.
(Amburgo/Brema) DAKOSY e dbh hanno creato le condizioni per standardizzare e digitalizzare il processo di esenzione per i container d’importazione nei porti marittimi tedeschi di Amburgo, Bremerhaven, Brema e Wilhelmshaven. Sia dal punto di vista dei processi che della tecnologia, le parti coinvolte hanno diverse opzioni per utilizzare l’applicazione per il processo di esenzione.
DAKOSY e dbh mettono per la prima volta a disposizione degli utenti la tecnologia blockchain. L’idoneità e la praticità della blockchain per il processo di esenzione sono già state confermate nell’ambito del progetto di ricerca IHATEC ROboB. Un ulteriore fattore scatenante per la rapida attuazione di questo progetto è l’attuale alto interesse dei vettori a digitalizzare il processo di esenzione.
L’ingresso nel nuovo processo è semplice sia per i vettori, le spedizioni, i trasportatori che i terminal. Il procuratore di DAKOSY, Dirk Gladiator, riferisce: “La nostra soluzione per il processo di esenzione digitalizzato si basa su piattaforme e processi esistenti, già ampiamente utilizzati dalle parti coinvolte nei porti marittimi tedeschi.” L’applicazione sarà disponibile sia nel sistema di comunità portuale di Amburgo che in quello di Brema. Ad Amburgo, ciò avverrà nell’ambito della Import Message Platform (IMP), nei porti di Brema e Wilhelmshaven all’interno della Business Integration Platform (BIP).
Costruzione di una blockchain
“Parallelamente alle piattaforme consolidate IMP e BIP, stiamo costruendo il framework per la blockchain, per renderla disponibile come alternativa ibrida nel prossimo passo. La fase di test è in preparazione”, delinea Holger Hübner, responsabile delle soluzioni portuali di dbh, il concetto e assicura: “l’esenzione digitalizzata soddisfa tutti i requisiti di sicurezza e verificabilità delle identità.”
Finora, l’esenzione non viene generalmente comunicata in modo digitale, ma distribuita in modo classico tramite fax, e-mail o telefono tra le parti coinvolte. “Il processo manuale comporta un elevato impegno per tutte le parti coinvolte, poiché gli attori devono entrare in dialogo bilaterale per ogni singolo container per organizzare autorizzazioni e restituzioni di container vuoti”, spiegano Hübner e Gladiator all’unisono.
Con l’uso delle piattaforme già consolidate IMP e BIP, così come l’espansione opzionale con la blockchain, ora sono state risolte le elevate esigenze relative ai diritti di accesso e ai processi IT sicuri. L’esenzione è un’operazione sensibile, poiché il riferimento di esenzione autorizza il titolare a ritirare il container con valori di merce spesso considerevoli.
Informazioni di base sul processo di esenzione
In linea di principio, un’esenzione o un riferimento di esenzione scambiato tra le parti coinvolte autorizza il ritiro della merce al terminal del container. Il processo inizia con la richiesta di esenzione dello spedizioniere al vettore. Il vettore libera un container non appena le relative fatture per il trasporto sono state pagate e invia allo spedizioniere, in qualità di suo cliente, il cosiddetto riferimento di esenzione, che autorizza il ritiro della merce. Lo spedizioniere incarica il proprio fornitore di servizi (ad es. un’azienda di trasporti o un operatore ferroviario) di ritirare un container dal terminal. A tal fine, trasferisce il diritto al ritiro sotto forma di riferimento di esenzione al fornitore di servizi. Il fornitore di servizi deve identificarsi al terminal con il riferimento per ricevere il container e portarlo a destinazione. Il terminal riceve il riferimento di esenzione direttamente dal vettore e verifica se questo corrisponde al riferimento presentato dal conducente al momento del ritiro della merce.
Foto: © HHLA




