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20. Aprile 2022L’iniziativa Shift2030 chiede: “Solo la ferrovia può immediatamente ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto merci”. Il settore dei trasporti non raggiunge nemmeno nel 2021 gli obiettivi climatici. Il Ministro dei Trasporti federale Volker Wissing deve presentare un programma urgente. La ferrovia è pronta con soluzioni innovative e può immediatamente ridurre le emissioni di CO2 dell’80%.
(Berlino) Il settore dei trasporti continua a non rispettare gli obiettivi di protezione climatica stabiliti per legge. Come ha confermato ora il Consiglio degli esperti per le questioni climatiche, il settore dei trasporti – in particolare il trasporto merci su camion – ha emesso lo scorso anno tre milioni di tonnellate di CO2 in eccesso. Secondo la legge sulla protezione climatica, il Ministro dei Trasporti Wissing deve ora presentare a breve un programma urgente per raggiungere i valori obiettivo. Questa nuova deviazione si inserisce in una lunga serie, poiché il settore dei trasporti è in ritardo di oltre 30 anni nella riduzione delle emissioni di CO2. Un rapido cambiamento di tendenza non è ancora in vista: “Ci vorrà ancora molto tempo prima che le tecnologie verdi elettriche e a idrogeno siano disponibili in modo diffuso e sostenibile per il trasporto pesante su strada”, afferma Sebastian Ruckes, membro del consiglio dell’iniziativa ferroviaria shift2030. “Solo la ferrovia può immediatamente ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 nel trasporto merci – fino all’80% rispetto ai camion a diesel. Pertanto, facciamo appello al Ministro Wissing di mettere chiaramente in primo piano il trasporto merci ferroviario ecologico nel programma urgente”.
Richiesta di finanziamenti mirati
In questo contesto, oltre a finanziamenti mirati per compensare i costi elevati dell’energia ferroviaria, sono particolarmente importanti le misure che supportano i caricatori e i trasportatori nel passaggio dalla strada alla ferrovia: “Offerte competitive sono disponibili sul mercato e molte innovazioni sono già state introdotte, in particolare da parte delle ferrovie private. Ciò ha aumentato sia l’attrattiva che la capacità logistica della ferrovia. Tuttavia, spesso ai decisori manca una panoramica delle possibilità per un passaggio alla ferrovia”, afferma Ruckes. Pertanto, azioni sostenute dal Ministero dei Trasporti che consigliano le aziende e aiutano nell’onboarding, ad esempio in collaborazione con le camere di commercio locali, sarebbero utili. Come esempi di offerte innovative per l’ingresso, Ruckes cita la piattaforma ‘Match2Rail’, che consente ai caricatori di confrontare comodamente i loro flussi di trasporto con le offerte nel trasporto combinato, o il ‘Intermodal Capacity Broker’, che consente ai trasportatori di prenotare trasporti intermodali continui, anche se non dispongono dell’attrezzatura necessaria o di una rete di partner per il cosiddetto primo e ultimo miglio su strada.
La ferrovia è a risparmio energetico
Nel trasferimento dei trasporti sulla ferrovia, oltre alla riduzione delle emissioni di CO2, si presenta un ulteriore effetto positivo che non potrebbe essere più rilevante nella situazione attuale: “La ferrovia è estremamente a risparmio energetico – infatti, per il trasporto di merci è necessaria cinque volte meno energia rispetto alla strada. Inoltre, i treni merci viaggiano per il 95% con energia elettrica e consumano quasi nessuna energia fossile”, spiega Ruckes.
Foto: © Loginfo24





