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4. Maggio 2022Il settore del trasporto su strada sta soffrendo sempre di più a causa del peso dell’aumento dei prezzi dei carburanti. L’Associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG accoglie quindi con favore l’istituzione di un task force da parte del Consiglio federale. Tuttavia, sono necessarie misure correttive rapide. La fornitura e lo smaltimento in tutta la Svizzera dipendono in modo decisivo dalla possibilità di mantenere l’operatività sistemica delle aziende di trasporto a costi sostenibili.
(Berna) L’esplosione dei prezzi nel settore energetico, iniziata con lo scoppio della guerra in Ucraina, sta avendo un impatto sempre più forte. Attualmente, la discussione si concentra principalmente sul turismo del carburante, sull’acquisto di olio da riscaldamento, sul traffico individuale e sulla domanda di elettricità in inverno. Tuttavia, è altrettanto rilevante il crescente onere dei costi nel trasporto merci su strada. Pochi altri settori avvertono le conseguenze dell’aumento dei prezzi del diesel in modo così forte e immediato come quello dei trasporti. Con una quota che arriva fino al 25% nella struttura dei costi aziendali, i costi del carburante si fanno sentire sempre di più: ogni consegna, ogni prelievo a favore dell’economia, del commercio e della popolazione è massicciamente più costoso rispetto a poche settimane fa. Naturalmente, il settore dei trasporti è costretto a trasferire almeno una parte dei costi aggiuntivi ai clienti, ovvero, in ultima analisi, ai consumatori. Tuttavia, soprattutto le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare problemi di liquidità.
Alleggerimenti fiscali per il settore del trasporto su strada sistemicamente rilevante
In questo contesto, l’Associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG sostiene chiaramente che, analogamente a quanto avviene all’estero, sono necessarie misure politiche. In concreto, come già proposto per iscritto al Dipartimento delle finanze a metà marzo e successivamente richiesto in iniziative parlamentari da FDP, SVP e Centro, devono essere realizzati alleggerimenti fiscali (temporanei). L’istituzione di un task force da parte del Consiglio federale è quindi da accogliere con favore. Tuttavia, decisioni immediate sono ancora più necessarie. Molta pazienza e attese lunghe non aiutano le aziende di trasporto che non possono più permettersi di procurarsi carburante costoso, ma assolutamente necessario per l’operatività. “Al momento non si intravede alcun allentamento”, afferma il presidente centrale di ASTAG, Thierry Burkart: “La politica deve agire ora, altrimenti arriveremo troppo tardi!”
Le dismissioni delle flotte colpiranno l’intera economia svizzera
L’obiettivo e il compito consistono, in ultima analisi, nel garantire la fornitura e lo smaltimento in tutta la Svizzera senza interruzioni, nonostante le prospettive (energetiche) incerte. Così come il settore del trasporto su strada ha dimostrato di essere sistemicamente rilevante durante la crisi del coronavirus, anche ora la consegna affidabile, puntuale e flessibile di beni e merci di prima necessità nella distribuzione fine è possibile solo con veicoli commerciali. Le dismissioni delle flotte, che purtroppo devono essere previste in caso di persistente pressione sui prezzi del diesel, non colpiranno solo il settore, ma l’intera economia e la popolazione. “Non possiamo assolutamente rischiare un collasso del trasporto merci e della mobilità, poiché sono la base della nostra fornitura”, sottolinea Thierry Burkart.
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