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22. Maggio 2022In collaborazione con l’Istituto per la gestione della supply chain (ISCM-HSG) dell’Università di San Gallo, Loginfo24 pubblica da subito e a intervalli irregolari nuove scoperte dalla ricerca sulla supply chain. Riportiamo in modo sintetico innovazioni rilevanti per la pratica provenienti da tesi di dottorato e altre pubblicazioni di giovani ricercatori e ricercatrici dell’ISCM-HSG. Le pubblicazioni con i relativi riferimenti bibliografici si trovano nella sezione “Pubblicazioni ISCM”.
Ad aprire la serie è Raphael Preindl. Si occupa del tema dei sistemi di logistica urbana (ULS).
(St. Gallo) L’emergere di sfide negli spazi urbani in tutto il mondo, tra cui l’urbanizzazione, un aumento del commercio elettronico, cambiamenti nelle aspettative dei clienti con conseguente aumento del traffico e delle emissioni, ha reso negli ultimi anni i componenti concettuali riuniti sotto il termine ‘logistica urbana’ una priorità strategica per molti attori pubblici e privati. Queste sfide continueranno a crescere anche in futuro. Di conseguenza, ci sono grandi richieste di misure nel campo della logistica intelligente per il centro città.
Mentre l’idea di base della logistica urbana – la consegna e il ritiro delle spedizioni coordinati tra le aziende – può essere fatta risalire già agli anni ’90, negli ultimi dieci anni si è osservata in particolare un'”ampliamento” tematico, attribuibile in particolare ai progressi tecnici. Sempre più componenti concettuali – ad esempio, robot per la consegna o sistemi di trasporto sotterranei – si stanno aggiungendo, che possono essere combinati in cosiddetti sistemi di logistica urbana (ULS). Quindi, sebbene non manchino le idee, molti progetti pilota falliscono per vari motivi, che possono essere considerati barriere all’implementazione.
Superamento delle barriere all’implementazione
Per superare queste barriere all’implementazione sono necessari concetti innovativi che non si occupano solo della logistica urbana in sé, ma delle sue peculiarità e in particolare della sua attuazione. Questi concetti innovativi sono idealmente progettati in modo adattivo, cioè staccati da una situazione specifica in uno spazio urbano particolare e quindi trasferibili a diverse città. Fondamentalmente, in una tale situazione di partenza, è sempre utile guardare ai cosiddetti fattori di successo da considerare.
In relazione all’implementazione degli ULS, è possibile derivare diversi fattori di successo, indipendentemente dal progetto individuale.
Fattori di successo
- Formazione di un consorzio con rappresentanti di tutti i gruppi di stakeholder locali rilevanti e in particolare della politica locale, con una persona o un dipartimento centrale come responsabile, con l’obiettivo di considerare tutti gli interessi per l’ULS.
- Nomina di un coordinatore neutrale che gestisca il progetto di implementazione dell’ULS, ad esempio attraverso la creazione di una joint venture, per garantire partnership di successo.
- Elaborazione di un concetto ULS adattato al contesto locale con focus su soluzioni realistiche, per garantire la fattibilità.
- Prioritizzazione delle misure ULS con una suddivisione graduale in diversi progetti pilota e un piano di integrazione, per creare infine un ULS complessivo.
- Adottare una prospettiva a lungo termine per le misure relative all’ULS, per garantire il passaggio alle operazioni quotidiane dopo l’implementazione.
Verifica tramite analisi delle contingenze
Mentre l’orientamento ai fattori di successo menzionati fornisce la base per un’implementazione fondamentalmente solida degli ULS, è ovviamente utile analizzare più da vicino lo spazio urbano specifico in cui il progetto deve essere implementato. Questa verifica può essere effettuata tramite una cosiddetta “analisi delle contingenze”, che si occupa di fattori situazionali. Nel caso dell’implementazione degli ULS, è possibile identificare tre diversi tipi di fattori:
- Fattori esogeni: fattori che agiscono a livello nazionale, ad esempio, tra le città.
- Fattori urbani specifici: fattori che sono espressi in modo individuale in ogni città.
- Fattori endogeni: fattori determinati dai partecipanti coinvolti.
Base per un’implementazione promettente
Sulla base di questa analisi delle contingenze, è possibile successivamente creare un ULS personalizzato per ogni spazio urbano in combinazione con i componenti concettuali generici della logistica urbana. Questo approccio mira a garantire un alto “fit” tra le condizioni locali e l’ULS, che rappresenta la base per un’implementazione promettente. Tuttavia, è particolarmente importante notare che questo “fit” può cambiare nel corso del tempo di implementazione, ad esempio a causa di cambiamenti nei requisiti per l’ULS o a causa di cambiamenti tra gli attori coinvolti. Alla luce di questa dinamica, si propone un’implementazione iterativa degli ULS. Pertanto, è consigliabile un project management ibrido, che combina elementi dell’approccio tradizionale a cascata e di un approccio agile.
Gestione dell’implementazione adeguata
Mentre un approccio iterativo per l’implementazione degli ULS può quindi costituire la base per diversi progetti di implementazione, è necessario considerare anche una serie di altri elementi. Una gestione dell’implementazione adeguata deve affrontare, tra l’altro, questioni relative al timing dell’implementazione, allo stile di implementazione e alla direzione dell’implementazione. Inoltre, durante l’intero progetto, dovrebbero essere condotte continuamente fasi di valutazione, ad esempio sulla base di indicatori di performance selezionati, in modo che si possa intervenire rapidamente in caso di necessità di adattamento.
Pianificazione e gestione delle entrate spesso trascurate
Oltre all’operatività nei progetti di implementazione degli ULS, è necessario considerare diversi elementi che sono essenziali per il successo del progetto. Poiché finora ci si è spesso concentrati esclusivamente sull’implementazione operativa – spesso con approcci estremamente pragmatici ma talvolta troppo superficiali – la pianificazione e la gestione dell’implementazione sono spesso trascurate. Alla luce di queste scoperte, è quindi consigliabile in futuro concentrare la capacità innovativa e l’attenzione sull’implementazione degli ULS, piuttosto che sull’innovazione dei componenti concettuali della logistica urbana in sé, affinché non ci siano più ostacoli all’implementazione di ULS di successo.
Raphael Preindl è stato dal 2018 al 2021 collaboratore scientifico e dottorando presso l’Istituto per la gestione della supply chain dell’Università di San Gallo (ISCM-HSG). In precedenza ha conseguito il suo master presso l’Alliance Manchester Business School e ha acquisito esperienza professionale nella consulenza aziendale e nella spedizione. È docente presso la Hochschule duale Baden-Württemberg. La sua tesi di dottorato si occupa dell’implementazione dei sistemi di logistica urbana. Il lavoro è stato pubblicato nella primavera di quest’anno presso Springer Verlag e può essere ottenuto qui: https://bit.ly/3sCfzSA
Foto: © Loginfo24/Adobe Stock







