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3. Giugno 2023All’inizio di maggio è iniziato il progetto di ricerca DRivE “Pianificazione delle rotte basata sui dati nel trasporto merci su strada con diverse tecnologie di alimentazione energetica”. L’obiettivo è quello di promuovere l’uso di camion con motori ecologici e facilitare alle aziende il passaggio a trasporti ecologicamente efficienti. Sotto la direzione del FIR, il team di progetto sviluppa le condizioni tecniche per una consegna di veicoli basata sui dati, che consente un trasporto a lungo raggio ecologicamente efficiente anche in presenza di un’infrastruttura di ricarica e autonomia attualmente insufficienti.
(Aquisgrana) Il progetto si svolge dal 1° maggio 2023 al 31 dicembre 2024. Oltre al FIR, fanno parte del team di progetto: la cattedra PEM della RWTH Aachen, Hammer Road-Cargo GmbH & Co. KG, Maintrans Int. Spedition GmbH, Park Your Truck GmbH, MANSIO GmbH e ZeKju GmbH.
Un camion con motore a combustione convenzionale produce circa 111 g di gas serra per tonnellata chilometro. Complessivamente, il trasporto pesante è responsabile di quasi l’8% delle emissioni di CO2 europee. Per raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi, le emissioni di gas serra devono essere ridotte di almeno il 65% entro il 2030. Pertanto, il settore dei trasporti deve affrontare una trasformazione fondamentale verso tecnologie di alimentazione alternative, poiché attualmente in Germania solo l’1,2% dei camion autorizzati è dotato di alimentazione a idrogeno, LNG o elettrica.
Grandi incertezze per molti spedizionieri
La causa di ciò sono le grandi incertezze che molti spedizionieri devono ancora affrontare con la transizione della flotta. Sono necessari ingenti investimenti in nuovi modelli di veicoli, mentre le autonomie dei camion a alimentazione alternativa sono spesso inferiori a quelle dei veicoli a combustione. Inoltre, la copertura dell’infrastruttura di ricarica e rifornimento non è ancora sufficientemente sviluppata e risulta poco trasparente. Gli spedizionieri si assumono un alto rischio che i loro veicoli a alimentazione alternativa possano rimanere fermi o che i conducenti debbano affrontare lunghe deviazioni per rifornirsi o ricaricarsi. Questo comporta, rispetto ai camion convenzionali con motore a combustione, un notevole aumento di tempo e costi. Di conseguenza, si crea un “problema dell’uovo e della gallina”: la domanda di camion a alimentazione alternativa rimane bassa, il che a sua volta rallenta notevolmente l’espansione dell’infrastruttura.
Infrastruttura di ricarica e rifornimento disponibile in tempo reale
Nel progetto DRivE si intende sviluppare una soluzione tecnica che rafforzi un trasporto merci a lungo raggio ecologicamente sostenibile anche alla luce di quanto descritto. A tal fine, verrà sviluppata una soluzione che integra l’infrastruttura di ricarica e rifornimento disponibile in tempo reale con lo stato del veicolo e dati rilevanti su destinazioni e percorsi, come la topografia. I dati vengono elaborati in una pianificazione delle rotte che, tenendo conto di ulteriori fattori rilevanti come i tempi di guida e di riposo o la situazione di sosta, suggerisce il percorso ottimale per i diversi tipi di alimentazione. Questo approccio dovrebbe compensare gli attuali svantaggi delle alimentazioni alternative e fornire agli spedizionieri, ai conducenti di camion e ai fornitori di infrastrutture la necessaria sicurezza e trasparenza per un passaggio efficiente ai camion a idrogeno, LNG o elettrici.
Foto: © RWTH Aachen/FIR






