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23/01/2024 alle 19:16La sorprendente decisione della Commissione della concorrenza (WEKO), secondo cui la Posta svizzera non può acquisire il concorrente Quickmail/Quickpac, sta suscitando grandi polemiche in Svizzera. Da un lato, nessuno si aspettava questa decisione e, dall’altro, sembra che ci sia un’offerta alternativa da parte di Rico Back, un logistico postale di lunga data.
Da: Andreas Müller
(Berna) La WEKO giustifica la sua decisione affermando che si creerebbe o si rafforzerebbe una posizione dominante della Posta in diversi mercati della corrispondenza e della consegna di pacchi, nonché nel mercato della consegna di giornali e riviste. Tuttavia, la Posta svizzera e Quickmail hanno giustificato le loro intenzioni di acquisizione come un’operazione di risanamento.
La WEKO fa riferimento anche a un’offerta di acquisizione aggiuntiva (nota: da parte dell’imprenditore Rico Back), che, in caso di realizzazione, porterebbe comunque a una concorrenza nella consegna di lettere e pacchi. Come riporta swissinfo.ch, Quickmail si oppone a un’acquisizione da parte di Rico Back. Come ha spiegato il presidente del consiglio di amministrazione Marc Erni, un fallimento sarebbe più vantaggioso rispetto all’offerta di acquisto di Back, che è interessato principalmente solo alla parte Quickpac e desidera acquisire l’azienda il più economicamente possibile.
Back è un logistico di pacchi dagli anni ’80
Rico Back è un logistico di pacchi di lunga data. Già alla fine degli anni ’80 ha partecipato alla creazione di German Parcel (oggi GLS) e ha diretto il Royal Mail Group fino al 2020. L’interesse unilaterale per Quickpac è comprensibile, poiché il settore delle lettere sta giungendo al termine anche in Svizzera e le prospettive future sono quindi quasi nulle. Questo vale anche per la consegna di prodotti editoriali.
Tuttavia, non si può nemmeno presumere che Back abbia fatto l’offerta per interesse personale. È piuttosto concepibile che agisca come avanguardia di un gruppo più ampio nel settore dei pacchi.
Il risultato è incerto
Cosa sia meglio per i 3’000 dipendenti attuali di Quickmail e Quickpac non è chiaro nemmeno dopo la decisione della WEKO. Infatti, è ancora aperto se Quickmail presenterà ricorso e se questo avrà successo. È anche completamente incerto se Rico Back avrà successo con le sue intenzioni. L’unico fatto certo è che Quickmail e Quickpac sono casi di risanamento e, in questo senso, il tempo stringe.
Foto: © Quickmail/Quickpac






