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Come spiegato in un comunicato di Mammoet, il progetto di recupero terreno Pulau Tekong Polder supporta la trasformazione del paesaggio di Singapore. Questa iniziativa innovativa ha creato il primo polder del paese, recuperando circa 800 ettari di terra. Il Housing Development Board (HDB) guida il progetto, mentre il consorzio Boskalis Penta Ocean (BPJV) è responsabile della costruzione.
Metodo innovativo di recupero terreno
A differenza del metodo tradizionale di recupero terreno, che prevede l’accumulo di sabbia, il progetto utilizza la nuova tecnica „Empololdering“. Questa tecnica prevede la costruzione di una diga attorno all’area designata, da cui viene poi pompata l’acqua per creare un terreno basso, il polder. La diga protegge la nuova terra dal mare, mentre una rete di drenaggi e pompe controlla il livello dell’acqua. Questo approccio riduce notevolmente la necessità di materiale di riempimento, abbattendo così i costi di costruzione.
Operazioni di recupero complesse
Nell’ambito del progetto è stato realizzato un bacino di raccolta delle acque piovane nel polder per immagazzinare l’acqua piovana in eccesso. Per l’approfondimento di questo bacino sono stati utilizzati vari galleggianti e chiatte. Al termine dei lavori, l’attrezzatura e le chiatte dovevano essere recuperate e riposizionate per garantire il proseguimento delle operazioni. In totale, sono state recuperate dodici chiatte con un peso compreso tra 680 e 990 tonnellate, che dovevano essere trasportate tramite una nuova strada di accesso alla diga e poi rilasciate nuovamente in mare.
Partner esperti per compiti impegnativi
Mammoet è stata selezionata per la sua vasta esperienza in progetti simili, in particolare per l’uso di sacchi d’aria e verricelli durante il varo delle navi. È stato costituito un team di esperti locali e internazionali per fornire le competenze necessarie al progetto.
Le operazioni di recupero sono state eseguite in fasi pianificate con attenzione. Mammoet ha utilizzato 68 sacchi d’aria e quattro verricelli con una capacità di carico di 60-85 tonnellate per recuperare e varare ogni chiatta dal bacino di raccolta delle acque piovane. La precisione e una gestione attenta sono state fondamentali per il recupero sicuro delle chiatte.
Esecuzione precisa e risultati impressionanti
I sacchi d’aria sono stati posizionati sotto la prua di ogni pontone e, dopo aver collegato tutti i cavi, due verricelli hanno tirato le chiatte fuori dall’acqua fino a quando non sono stati posizionati 18 sollevatori. Dopo il recupero, la chiatta è stata sollevata per rimuovere i sacchi d’aria e sono stati utilizzati SPMT (Trasportatori Modulari Autopropulsati) per trasportare le chiatte al punto di partenza. La procedura di avvio è stata ripetuta per tutte e dodici le chiatte.
Nonostante le condizioni meteorologiche impreviste, Mammoet ha rispettato un rigoroso programma, dimostrando flessibilità e impegno. I risultati dell’operazione sono stati notevoli: Mammoet non solo ha rispettato le scadenze serrate, ma ha anche svolto un ruolo centrale in un progetto che amplia la massa terrestre di Singapore.
“Siamo molto orgogliosi del nostro ruolo nel progetto Tekong-Polder. Sfruttando la nostra esperienza globale, abbiamo contribuito a rafforzare la presenza geografica di Singapore”, ha dichiarato Anandan Lokantham, direttore vendite di Mammoet Projects AMEA.



